RABELAIS
la polemica contro la cultura tradizionale, di retaggio medievale, è sostenuta in Rebelais della condivisione che nell'educazione e nell'insegnamento occorra accordarla maggiore libertà possibile all'allievo, confidando nelle sue risorse e proponendo una visione basata sull'esperienza diretta.
venerdì 25 gennaio 2019
JUAN LUIS VIVES E LA SCOPERTA DELL'EDUCAZIONE POPOLARE
Juan Luis Vives fu sostenitore generoso di un'educazione popolare. Lo stesso spirito innovatore è manifesto nell'attenzione riservata all'educazione delle donne.
Egli elaborava un curriculum scolastico, in cui scriveva tutto ciò che una persona doveva studiare.
Egli era attento all'està mentale dell'allievo e quindi ai suoi bisogni.
Juan Luis Vives fu sostenitore generoso di un'educazione popolare. Lo stesso spirito innovatore è manifesto nell'attenzione riservata all'educazione delle donne.
Egli elaborava un curriculum scolastico, in cui scriveva tutto ciò che una persona doveva studiare.
Egli era attento all'està mentale dell'allievo e quindi ai suoi bisogni.
ERASMO DA ROTTENDARM: IL SAPERE CONGIUNTO ALLA NORMALITA'
Il contesto riformatore che si radicalizza sul finire del Quattrocento nell'Europa del Nord è lo sfondo sul quale si forma il pensiero del grande umanista Erasmo da Rottendarm, che dedicò vari scritti di rilievo al problema dell'educazione e del rinnovamento. Nella sua opera "Elogio alla Follia" emerge il suo ideale morale e culturale, imponendo a una sobrietà e semplicità spirituale.
in campo educativo fu sostenitore dell'ideale umanistico, a cui diede un'espressione compiuta sostenendo lo studio dei classici come base della cultura, la mitezza del rapporto tra maestro e allievi, l'importanza dei fattori psicologici nella formazione delle personalità.
Nel "per una libera educazione", scritto nel 1529 emerge il suo ideale di apprendimento giocoso, graduale e confacente alla naturali inclinazioni dell'allievo.
Il contesto riformatore che si radicalizza sul finire del Quattrocento nell'Europa del Nord è lo sfondo sul quale si forma il pensiero del grande umanista Erasmo da Rottendarm, che dedicò vari scritti di rilievo al problema dell'educazione e del rinnovamento. Nella sua opera "Elogio alla Follia" emerge il suo ideale morale e culturale, imponendo a una sobrietà e semplicità spirituale.
in campo educativo fu sostenitore dell'ideale umanistico, a cui diede un'espressione compiuta sostenendo lo studio dei classici come base della cultura, la mitezza del rapporto tra maestro e allievi, l'importanza dei fattori psicologici nella formazione delle personalità.
Nel "per una libera educazione", scritto nel 1529 emerge il suo ideale di apprendimento giocoso, graduale e confacente alla naturali inclinazioni dell'allievo.
I FOCOLAI UMANISTICI EUROPEI
In questo periodo c'erano dei focolai umanistici minori, come ad esempio il movimento dei Fratelli della vita Comune. Ebbero un peso non indifferente nel rinnovamento delle forme di educazione nell'Europa settentrionale. Uomini come Geert Groote, fondatore di questa associazione e Tomaso da Kempis sono testimonianza di un rinnovamento religioso.
In questo periodo c'erano dei focolai umanistici minori, come ad esempio il movimento dei Fratelli della vita Comune. Ebbero un peso non indifferente nel rinnovamento delle forme di educazione nell'Europa settentrionale. Uomini come Geert Groote, fondatore di questa associazione e Tomaso da Kempis sono testimonianza di un rinnovamento religioso.
LEON BATTISTA ALBERTI E L'EDUCAZIONE FAMILIARE
Leon Battista Alberti si dedico all'ambito della famiglia, scrivendo un libro a riguardo. Tra i temi c'è principalmente l'educazione che deve impartire il genitore, celebrando la virtù pratica.
Il suo trattato è in volgare.
Al centro del discorso pedagogico di Alberti c'è l'autorevolezza dei genitori, soprattutto del padre.
Leon Battista Alberti si dedico all'ambito della famiglia, scrivendo un libro a riguardo. Tra i temi c'è principalmente l'educazione che deve impartire il genitore, celebrando la virtù pratica.
Il suo trattato è in volgare.
Al centro del discorso pedagogico di Alberti c'è l'autorevolezza dei genitori, soprattutto del padre.
PEDAGOGIA
NUOVI MAESTRI
A partire dalla metà del XV secolo si affacciò sulla scena una seconda generazione di maestri, dediti alla riflessione teorica e ormai proiettati verso la pienezza dell'idea di vita rinascimentale: Leon Battista Alberti e Baldassarre Castiglione avevano una sensibilità verso tematiche strettamente legate alla vita sociale del tempo.
NUOVI MAESTRI
A partire dalla metà del XV secolo si affacciò sulla scena una seconda generazione di maestri, dediti alla riflessione teorica e ormai proiettati verso la pienezza dell'idea di vita rinascimentale: Leon Battista Alberti e Baldassarre Castiglione avevano una sensibilità verso tematiche strettamente legate alla vita sociale del tempo.
giovedì 10 gennaio 2019
L'APPROCCIO FUNZIONALE
Una diversa ipotesi sullo sviluppo dell'emotività del bambino è quella dell'approccio funzionale. Tale approccio sottolinea il ruolo fondamentale delle emozioni nel rapporto tra l'individuo e l'ambiente. Secondo questa teoria, l'organizzazione generale delle emozioni sarebbe presente nei neonati in forma rudimentale dai primi giorni di vita. La funzione delle emozioni sarebbe quella di manifestare e soddisfare bisogni fondamentali, favorendo l'adattamento.
Una diversa ipotesi sullo sviluppo dell'emotività del bambino è quella dell'approccio funzionale. Tale approccio sottolinea il ruolo fondamentale delle emozioni nel rapporto tra l'individuo e l'ambiente. Secondo questa teoria, l'organizzazione generale delle emozioni sarebbe presente nei neonati in forma rudimentale dai primi giorni di vita. La funzione delle emozioni sarebbe quella di manifestare e soddisfare bisogni fondamentali, favorendo l'adattamento.
L'APPROCCIO DIFFERENZIALE DI IZARD
Secondo Izard il bambino è fin dalla nascita in grado di provare interesse, gioia, disgusto e dispiacere. Si tratta di emozioni che svolgono una funzione adattiva e che servono sia a interagire con l'ambiente fisico e sociale, sia a segnalare alla madre il proprio disagio. Secondo questa teoria altre emozioni come rabbia e paura, farebbero la loro comparsa più tardi, con l'acquisizione dello sviluppo motorio
Secondo Izard il bambino è fin dalla nascita in grado di provare interesse, gioia, disgusto e dispiacere. Si tratta di emozioni che svolgono una funzione adattiva e che servono sia a interagire con l'ambiente fisico e sociale, sia a segnalare alla madre il proprio disagio. Secondo questa teoria altre emozioni come rabbia e paura, farebbero la loro comparsa più tardi, con l'acquisizione dello sviluppo motorio
LA TEORIA DELLA DIFERENZIAZIONE DI BRIDGES
Katherine Bridges sostiene che i bambini, al momento della nascita, provano solo una sorta di generica eccitazione, ovvero delle emozioni prevalentemente indifferenziate. Il bambino distingue inizialmente solo la sofferenza dal piacere e solo in seguito si manifestano la rabbia, la paura, la gelosia, ecc.
Katherine Bridges sostiene che i bambini, al momento della nascita, provano solo una sorta di generica eccitazione, ovvero delle emozioni prevalentemente indifferenziate. Il bambino distingue inizialmente solo la sofferenza dal piacere e solo in seguito si manifestano la rabbia, la paura, la gelosia, ecc.
LA DEFINIZIONE DI SE'
Lo sviluppo emotivo del bambino è possibile grazie all'integrazione delle dimensioni cognitive,, percettive e motorie del bambino con il proprio sé, chi si viene a formare in questa fase. In questo senso, si può definire il sé come totalità delle componenti psiche individuali.
Alcuni studiosi hanno osservato le relazioni di un campione di bambini, di età variabile dai 9 mesi ai 2 anni, di fronte a uno specchio: nei bambini di quell'età è presente una certa capacità di auto-riconoscimento.
Lo sviluppo emotivo del bambino è possibile grazie all'integrazione delle dimensioni cognitive,, percettive e motorie del bambino con il proprio sé, chi si viene a formare in questa fase. In questo senso, si può definire il sé come totalità delle componenti psiche individuali.
Alcuni studiosi hanno osservato le relazioni di un campione di bambini, di età variabile dai 9 mesi ai 2 anni, di fronte a uno specchio: nei bambini di quell'età è presente una certa capacità di auto-riconoscimento.
EMOZIONE E RELAZIONI
Fin dalla nascita il bambino sembra predisposto con altri esseri umano. Lo scambio cn la madre è di importanza basilare per lo sviluppo emotivo del bambino: la madre deve fare da specchio per le emozioni che il bambino prova perché il piccolo possa imparare a riconoscerle come proprie ed entrare in contatto con la propria interiorità.
Fin dalla nascita il bambino sembra predisposto con altri esseri umano. Lo scambio cn la madre è di importanza basilare per lo sviluppo emotivo del bambino: la madre deve fare da specchio per le emozioni che il bambino prova perché il piccolo possa imparare a riconoscerle come proprie ed entrare in contatto con la propria interiorità.
IL REUOLO DELLE EMOZIONI
Le emozioni influenzano l'attenzione, la motivazione e gli interessi personali, ci indicano gli scopi verso cui motivarci, ci aiutano a definire piani per il conseguimento di tali scopo, ecc.
Anche nei processi di valutazione entrano in gioco le emozioni.
Uno sviluppo emotivo regolare faciliterà la maturazione emotiva: saper affrontare e gestire le proprie emozioni significa infatti mettere in atto la risposta adatta alla situazione che si sta vivendo.
Le emozioni influenzano l'attenzione, la motivazione e gli interessi personali, ci indicano gli scopi verso cui motivarci, ci aiutano a definire piani per il conseguimento di tali scopo, ecc.
Anche nei processi di valutazione entrano in gioco le emozioni.
Uno sviluppo emotivo regolare faciliterà la maturazione emotiva: saper affrontare e gestire le proprie emozioni significa infatti mettere in atto la risposta adatta alla situazione che si sta vivendo.
PSICOLOGIA
COSA SONO LE EMOZIONI
Le emozioni possono essere definite come stati complessi dell'organismo caratterizzati da fattori psicologici.
Secondo l'evoluzionismo di Darwin, la funzione delle emozioni è quella di produrre una risposta rapida ed efficace anche a fronte di una situazione di emergenza, per salvaguardare la sopravvivenza individuale.
COSA SONO LE EMOZIONI
Le emozioni possono essere definite come stati complessi dell'organismo caratterizzati da fattori psicologici.
Secondo l'evoluzionismo di Darwin, la funzione delle emozioni è quella di produrre una risposta rapida ed efficace anche a fronte di una situazione di emergenza, per salvaguardare la sopravvivenza individuale.
PEDAGOGIA
LA SCUOLA DI VITTORIO DA FELTRE
Tra i fondatori dei convitti rinascimentali l'esprienza più celebre è quella di Vittorio da Feltre. Questa scuola era piena di gioia e amore e veniva infatti definita "Zoiosa". Qui venivano impartiti i valori della bellezza e della cultura, del corpo e dello spirito.
Anche la formazione culturale era pensata a largo spettro. Lo studio era perciò connotato dalla verità di argomenti e discipline insegnati.
Sotto molti aspetti, Vittorio ha rappresentato nella sua storiografia pedagogica il culmine dell'ideale educativo.
LA SCUOLA DI VITTORIO DA FELTRE
Tra i fondatori dei convitti rinascimentali l'esprienza più celebre è quella di Vittorio da Feltre. Questa scuola era piena di gioia e amore e veniva infatti definita "Zoiosa". Qui venivano impartiti i valori della bellezza e della cultura, del corpo e dello spirito.
Anche la formazione culturale era pensata a largo spettro. Lo studio era perciò connotato dalla verità di argomenti e discipline insegnati.
Sotto molti aspetti, Vittorio ha rappresentato nella sua storiografia pedagogica il culmine dell'ideale educativo.
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