UNA PROFESSIONE PRIVILEGIATA
In terzo luogo, il magister aveva un ruolo sociale. L'ordinamento sociale e la realtà sociale avevano riconosciuti agli universitari uno statuto speciale ed essi erano consapevoli di far parte di un corpo privilegiato. In alcuni casi potevano beneficiare di esenzioni da obblighi personali e patrimoniali.
La dignità del magister è grande e rispettata. A tale dignità il maestro deve corrispondere con integrità di condotta, con competenza e rigore.
sabato 27 ottobre 2018
CUSTODE DELLA VERITA'
Il magister doveva inoltre mantenere un legame tra la sua attività di ricerca e l'insegnamento nel duplice senso di non tener per se o per pochi intimi ciò che studiava e scopriva e di essere competente e autorevole in ciò che insegnava.
Il legame tra studio e docenza era reso saldo dalla continua ricerca la verità.
Il magister doveva inoltre mantenere un legame tra la sua attività di ricerca e l'insegnamento nel duplice senso di non tener per se o per pochi intimi ciò che studiava e scopriva e di essere competente e autorevole in ciò che insegnava.
Il legame tra studio e docenza era reso saldo dalla continua ricerca la verità.
DA MAGISTER A PROFESSORES
Nato nel tardo Medioevo la figura del maestro acquistò una cerscente importanza. Il magisteruniversitario è uomo di mestiere che svolge una professione nella quale ha competenza e autorità e che riconosce il legame tra scienza e insegnamento.
I professori delle facoltà universitarie acquistarono un carattere importantissimo e privilegi che facevano di loro una vera e propria corporazione. Insegnare per il professore significa applicare lascienza a un determinato campo.
Nato nel tardo Medioevo la figura del maestro acquistò una cerscente importanza. Il magisteruniversitario è uomo di mestiere che svolge una professione nella quale ha competenza e autorità e che riconosce il legame tra scienza e insegnamento.
I professori delle facoltà universitarie acquistarono un carattere importantissimo e privilegi che facevano di loro una vera e propria corporazione. Insegnare per il professore significa applicare lascienza a un determinato campo.
IL RAPPORTO TRA MAESTRO E ALLIEVO
L'insegante può insegnare in quanto, in forza di una conoscenzagià acquisita e attuata, coadiuva il passaggio dalla conoscenza potenziale alla conoscneza attuale, consentendogli così di apprendere, vale a dire di estendere la conoscenza all'ignoto.
Il rapporto pedagogico tra maestro e discepolo è visto da Tommaso sotto l'aspetto del saqpere e delprogresso della conoscenza.
L'insegante può insegnare in quanto, in forza di una conoscenzagià acquisita e attuata, coadiuva il passaggio dalla conoscenza potenziale alla conoscneza attuale, consentendogli così di apprendere, vale a dire di estendere la conoscenza all'ignoto.
Il rapporto pedagogico tra maestro e discepolo è visto da Tommaso sotto l'aspetto del saqpere e delprogresso della conoscenza.
LA RISPOSTA DI TOMMASO
Rifiutando sia la tesi che la conoscenza provenga totalmente dal fuori sia quella secondo la quale la conoscenza venga da dentro, egli seglie una via intermedia che pone nel concorso di cause esterne e interne il fulcro del conoscere.
Il sapere è potezialmente attivo nell'uomo; si tratta di farlo passare dalla potenza all'atto.
Il docente conduce infatti alla conoscenza di ciò che non si sa nello stesso modo in cui non potrebbe giungervi per vie invemtiva.
Rifiutando sia la tesi che la conoscenza provenga totalmente dal fuori sia quella secondo la quale la conoscenza venga da dentro, egli seglie una via intermedia che pone nel concorso di cause esterne e interne il fulcro del conoscere.
Il sapere è potezialmente attivo nell'uomo; si tratta di farlo passare dalla potenza all'atto.
Il docente conduce infatti alla conoscenza di ciò che non si sa nello stesso modo in cui non potrebbe giungervi per vie invemtiva.
PEDAGOGIA
IL MAESTRO SECONDO TOMMASO D'AQUINO
Quanto spiegato si collega al maestro interiore, studiato da Tommaso d'Aquino. Tommoso dedica l'intera questino XI al tema del maestro e all'insegnamento.
Tommaso sostiene che egli esseri creati posseggano una capacità causativa.
Se all'essere umano, come essere creato, fosse stata negata la capacità di causare qualcosa allora anche il problema del maestro sarebbe stato immediatamente risolto: nessun uomo può nseganere qualcosa ad un altro individuo.
IL MAESTRO SECONDO TOMMASO D'AQUINO
Quanto spiegato si collega al maestro interiore, studiato da Tommaso d'Aquino. Tommoso dedica l'intera questino XI al tema del maestro e all'insegnamento.
Tommaso sostiene che egli esseri creati posseggano una capacità causativa.
Se all'essere umano, come essere creato, fosse stata negata la capacità di causare qualcosa allora anche il problema del maestro sarebbe stato immediatamente risolto: nessun uomo può nseganere qualcosa ad un altro individuo.
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