domenica 31 marzo 2019

DAI DSA AI BES
I disturbi appena elencati vengono elencati sotto i DSA, mentre i BES sono i Bisogni Educativi Speciali, rappresentata dai bisogni educativi speciali, cioè tre grandi categorie: la disabilità, i disturbii evolutivi specifici e lo svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
Questi soggetti hanno bisogno di aiuto costante e per una lunga durata.
LE AGRAFIE CENTRALI
  • agrafia lessicale: si tratta di una lesione della procedura lessicale, per cui il soggetto scrive le parole come le pronuncia;
  • agrafia fonologiche: si tratta di una lesione della procedura fonologica, per cui il soggetto ha difficoltà a dire le parole che non esistono;
  • agrafia profonda: in questo caso il soggetto scrive commettendo errori semantici, cioè relativi al significato della parola.
LE AGRAFIE PERIFERICHE
  • agrafia da neglect: questa forma di agrafia si manifesta con errori con amputazione o sostituzione dell'inizio della parola;
  • agrafia aprassica: un disordine gestuale causato da un disturbo del movimento volontario.
ALTRE TIPOLOGIE E SOLUZIONI
  • agrafia ideatoria: l'incapacità di scrivere lettere e parole  sotto dettatura anche se il soggetto mantiene comunque la capacità di scrivere copiando;
  • agrafia spaziale: il soggetto tende a scrivere al margine;
  • disgrafia: va distinta dall'agrafia. Si tratta di una difficoltà nell'apprendimento dalla scrittura.
E' importante ricordare che nella maggior parte dei casi questi disturbi possono essere marginati e aiutate con successo.
LA DIFFICOLTA' DI SCRITTURA
Le difficoltà che un bambino incontra nella scrittura vengono distinti in agrafia e disgrafia.
Le varie manifestazioni di agrafie sono state  suddivise in due grandi gruppi: agrafie centrali e periferiche.
DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO: LE DIVERSE TIPOLOGIE DI DISTURBO
Accanto ai disturbi della comunicazione abbiamo la categoria psicologia dei disturbi dell'apprendimento o Disturbi Specifici dell'Apprendimento, he comprendo difficoltà nella lettura, nella scrittura e nel calcolo.
Secondo numerosi studi questi disturbi manifestano in un quadro generale di adeguate capacità cognitive, uditive e visive, hanno cause neurobiologiche che consistono in disfunzioni di alcune aree cerebrali.
  • la dislessia o discografia: si tratta, rispettivamente, di problemi legati alle capacità di lettura.
  • la discalculia, ovvero l'incapacità di fare calcoli, che produce sintomi anologhi alla dislessia.
LE DIVERSE TIPOLOGIE DI DSTURBO
  • disturbi centrali, raggruppati sotto il titolo di afasia: tali disturbi manifestano sintomi differenti secondo l'area celebrale compromessa; per esempio se il danno è circoscritto all'emisfero sinistro, deputata al linguaggio, il bambino afasico avrà difficoltà nel combinare le unità linguistiche in sequenze coerenti.
  • disturbi di produzione o emissione: si tratta di patologie che si manifestano attraverso balbuzie, peggiorate molte volte da un fattore emotivo. Accanto alle balbuzie, deve essere ricordata la aplologia, ovvero un'emissione dell'eloquio estremamente veloce.
  • disturbo della fonazione: è un'incapacità di usare i suoni del linguaggio, oppure una forma di mutismo selettivo, in cui il bambino può rifiutarsi di parlare perché avverte l'ambiente che lo circonda come ostile, inatti è determinato da un disagio psicologico.
IL DISTURBO DISFUNZIONALE DEL LINGUAGGIO
Tra i disturbi diagnostici con maggiore frequenza nel corso dell'infanzia troviamo due grandi categorie: i disturbi della comunicazione e quelli dell'apprendimento.
Questi disturbi possono essere definiti definitivi quando sono riconducibili a lesioni celebrali, che possono essere dovuti a danni vascolari, tumori o infezioni, esso viene definito funzionale.
PSICOLOGIA
ALTERAZIONI NELLO SVILUPPO: IL RITARDO MENTALE E I SUOI FATTORI
Non sempre lo sviluppo individuale avviene nei modi he abbiamo fin qui descritto. Si possono infatti verificare alterazioni dovute ad anomalie o patologie di diverso tipo, determinate sia da fattori biologici sia da fattori psicologici o ambientali, come:
  • ereditarietà;
  • alterazioni precoci dello sviluppo embrionale;
  • problemi durante la gravidanza e nel periodo perinatale;
  • condizioni mediche generali durante l'infanzia o la fanciullezza.
Si parla di ritardo mentale quando ci troviamo di fronte a deficit cognitivi che comportano uno sviluppo cognitivo atipico, dovuto a fattori biologici e ambientali, come ad esempio ambienti arenti di affetto o senza stimoli, o al contrario con troppi stimoli indifferenziati.

E' importante dire che questi disturbi possono essere prevenuti con controlli ostetrici o generali.

sabato 30 marzo 2019

LA VECHIAIA
L'invecchiamento è un periodo molto particolare della vita di una persona, perché viene accompagnato da cambiamenti mentali, ma anche fisici, spesso correlati ad alcune malattie. Si parla infatti di invecchiamento fisico e psicologico.
Questa fase è intrapresa dalla fine dell'attività lavorativa, il pensionamento, che molto spesso viene vissuto con grande sofferenza, perché si  legati ad essa, ma anche perché può portare ad una difficoltà economica. Per questo, la  vecchiaia può essere vissuta in maniera negativa. Il compito della persona sarà allora selezionare le azioni svolte, individuando quelle negative e quello positive, puntando solo su quest'ultime. Solo in questo modo si può invecchiare sereni.
E' importante anche non farsi abbattere dalla solitudine, che purtroppo è caratteristica di questo periodo.
LA MATURITA'
La  fase della maturità, chiamata anche mezza età, che va dai 50 anni in poi è vista da molti come un periodo traumatico: ormai si è già provato tutto, si è arrivati alla totale completezza della vita. Ormai si è arrivati ad un punto in cui  non si sa più cosa fare, e subentra la noia.
Non è così per tutti però: alcuni la vedono come una  nuova sfida per poter cambiare aspetti poco soddisfacenti della propria vita.
La sindrome di mezz'età può essere peggiorata anche dalla sindrome del nido vuoto, sentimento di solitudine a causa della perdita dei genitori o del trasferimento dei figli. Questa  sindrome può addirittura portare alla rottura del matrimonio. Anche in questo caso però, non è detto he acada: può succedere il contrari, cioè he la coppia si  riavvicini.
I GIOVANI ADULTI: A CASA SEMPRE PIU' A LUNGO
Negli ultimi anni s è andata delineando una nuova fase di sviluppo, che va dai 19 a 28 anni, la giovane età, probabilmente causata da una prolungata convivenza con i genitori.
Ciò può provenire da cause di ordine strutturale o aspetti di carattere culturale.
Il ritardo dall'uscita di casa dei giovani non è privo di conseguenze: da un lato può accentuare la dipendenza dei figli dai genitori, da un altro aumenta la difficoltà dei genitori di separarsi dai figli. I figli molte volte possono presentare la sindrome di Peter Pan, ovvero il non volersi staccare dai  genitori  e il non voler diventare autonomi.
LA RICERCA DI UN'AUTONOMIA
Nel corso dell'adolescenza, inoltre, si assiste alla maturazione del pensiero astratto, ossia all'affiorire di una maggiore capacità  riflessiva e introspettiva.
in questa fase si vive una condizione profonda tra una residua mancanza di autonomia e un forte bisogno d'indipendenza. Fondamentale è il ruolo dei genitori che sono chiamati al difficile compito di trovare un equilibrio tra le richieste d'autonomia dei figli e la propria necessità di essere una guida.
Ed è propri un'eventuale mancanza che può portare all'insorgere di alcuni problemi di salute e benessere: il ruolo del genitore è dunque indispensabile.
IL RUOLO DELL'IDENTITA' DI GENERE
Il passaggio dalla fanciullezza all'adolescenza si caratterizza anche per il consolidamento dell'identità di  genere.
Man a mano che si definisce in modo sempre più marcato l'identità di genere, nei ragazzi e nelle ragazze aumenta la capacità di attrarre l'altro. Occorre tener conto che il calendario che declina l'insorgenza delle pulsioni sessuali è profondamente mutato negli ultimi anni: parallelamente alla precocizzazione biologica, anche la maturazione psicosessuale avviene in tempi in cui si è ancora fanciulli.
IL CORPO CHE CAMBIA E IL MOMENTO DELL'INCERTEZZA
Tra questi cambiamenti, la trasformazione fisica riveste un ruolo di primaria importanza. Essa è spesso sottovalutata dai genitori, che ne temono il significato sessuale: l'adolescente vive l'esperienza di questo cambiamento spesso in solitudine.
L'adolescenza è quindi un periodo di incertezza, caratterizzato da sogni e paure, da voli e distacchi.
L'ADOLESCENZA: IL COMPLESSO RAPPORTO CON I GENITORI
Nella storia di una famiglia il periodo adolescenziale dei figli è una fase particolarmente critica e di cambiamento. Tali cambiamenti incidono notevolmente sul modo con cui l'adolescente si rapporta ai genitori, ma anche sull'immagine che i genitori hanno del figlio, non più come un bambino, ma come un individuo autonomo che si appresta a diventare indipendente.

venerdì 29 marzo 2019

ERIKSON: LO SVILUPPO PSICOSESUALE
Secondo Erikson lo sviluppo avviene attraverso il superamento di eventi specifici nel corso di ampie fasi di età: è necessario superare ogni stadio con successo affinché la tappa successiva non presenti difficoltà.
Dunque per questo studioso lo sviluppo prosegue per tutto l'arco dell'esistenza, e il successo nel superamento delle varie tappe permette all'individuo di giungere alla vecchiaia e di viverla in modo sereno e soddisfacente.
FREUD: LE FASI PSICOSESSUALI DELLO SVILUPPO
Secondo Freud lo sviluppo del bambino è rappresentato come un continuo superamento di  sfide. Attraverso le varie fasi dello sviluppo psicosessulae, il bambino si cimenta con il conflitto che si viene a creare tra i propri desideri e le richieste sociali. Se il bambino riesce a controllare queste fasi, si avvia verso uno sviluppo psicosessule  armonico; in caso contrario subentrano delle fissazioni: il libido si può fissare su alcune zone eterogenee.
PSICOLOGIA
LE TEORIE DELLO SVILUPO DI FREUD E ERIKSON
Oggi si tende a considerare lo sviluppo come esteso all'intera durata della vita dell'individuo, che nel suo percorso affronta una serie di sfide e attraversa vari passaggi. In ogni transizione il soggetto porta con si i propri vissuti e le proprie esperienze utilizza le proprie risorse per poter risolvere le sfide che la si pone.
WILLIAM THOMSON, FLORIAN NANIECK E IL CONTADINO POLACCO
La più famosa tra le ricerche maturante nel contesto della scuola di Chicago è senz'altro quella svolto nel periodo immediatamente precedente la prima guerra mondiale da William Thomson e Florian Zneniecki, che svolsero l'esperimento del contadino polacco.
Loro affermarono, anche  attraverso l'esperimento, affermarono che la causa di un fenomeno sociale o individuale non è mai un altro fenomeno esclusivamente sociale o individuale, ma la combinazione di uno e dell'altro.
Per gli autori della Scuola di Chicago, i fenomeni sociali possono essere spiegati facendo riferimento in particolar modo alla situazione in cui essi hanno luogo.
LA SCUOLA DI CHICAGO
In questo contesto storico, una posizione di rilievo assume ben presto la considdetta "scuola di Chicago", vale a dire il gruppo di ricercatori del Dipartimento di sociologia dell'Università di Chicago, la prima scuola sociologica americana.
Tipico della Scuola di Chicago fu un approccio ecologico ai problemi sociali con una sensibilità per i problemi di strumentazione concettuale etnografiche.
La sociologia inizia in quel periodo prosi anche come strumento a disposizione dell'amministrazione pubblico per cercare di governare meglio evoluzioni e tensioni.
LA MIGRAZIONE DELLA SOCIOLOGIA IN AMERICA
Nata in Europa, la sociologia iniziò a diffondersi anche negli Stati Uniti.
La sociologia statunitense si è resa autonoma da quella europea quando ha iniziato a caratterizzarsi come ricerca applicata alla soluzione dei problemi dei problemi concreti che insorsero nella società industriale. Caratteristico della sociologia statunitense è sempre stato un atteggiamento meno teorico e più pragmatico di quello della sociologia europea.
LA CULTURA METROPOLITANA
Simmel pose una grande attenzione alla caratteristiche dei grandi agglomerati metropolitani.  Qui avviene una razionalizzazione della società, che porta alla possibilità da parte delle persone di vivere nell'indifferenza nei confronti dei loro simili, anche se ci entra quotidianamente in contatto.
Nelle metropoli era essenziale la moda, intesa come bisogno di appartenenza ad un gruppo sociale basato sulla somiglianza, ma allo stesso tempo di distinguersi e creare una nuova moda.
Inoltre è importante il denaro, che, secondo Simmel da valore agli oggetti e contraddistingue le persone nella società.
GEORG SIMMEL: LA SOCIOLOGIA FORMALE
Georg Simmel fu uno dei padri fondatori della sociologia, anche se, rispetto ai classici, ne ha una concezione completamente diversa: intravede in essa una grande contrapposizione tra contente e contenuto.
In altri termini, al sociologia ha a che fare con ciò che Simmel chiama eventi di associazione, cioè come le persone stanno assieme in una collettività.
L'ELITE'
Questa teoria dell'azione sociale induce Pareto a elaborare una teoria elistica della società, costituita da coloro che riescono a ragionare in maniera logica ottenendo un vantaggio importante nei confronti di tutti gli altri.
Le azioni non-logiche, infatti, possono anche essere talvolta utilizzate come strumenti per ottenere un fine concreto.
Pareto sostiene che questo genere di persona sia destinata a occupare una posizione di vertice rispetto alla società, come ad esempio delle funzioni di governo. Sono dunque i pochi che prevalgono sui molti: i pochi costringono i tanti a fare ciò che desiderano, convincendoli delle loro tesi.
Ma la elitè tenta sempre d evolversi e cambiare: per rapprendere le nuove elitè si possono eliminare i nuovi campi rivoluzionari o li si assorbe nella vecchia elitè.
RESIDUI E DERIVAZIONI
Solitamente i mezzi che abbiamo scelto non ci consentono di ottenere esattamente quanto volevamo ottenere; quindi le nostre azioni, che ci sembrano logiche, diventano automaticamente non logiche. Infatti, dopo alcuni studi, si dedusse che in realtà quasi tutti i comportamenti sono irrazionali, istintive. Tali forze condizionano profondamente l'azione degli esseri umani e sono dette da Pareto residui, poiché si tratta di sedimenti irrazionali di una vita animale.
Molto spesso si cerca addirittura di giustificare questi comportamenti, cercando di attribuirli un motivo: Pareto chiama questo processo giustificazione posticcia della derivazione.
VILFREDO PARETO: COMPORTAMENTI RAZIONALI E IRRAZIONALI
Il tema del comportamento razionale è centrale anche nell'opera di Vittorio Pareto.
Pareto fu prima di tutto un economista e, in quanto tale, concentrò i sui studi sui comportamenti economicamente razionali dei soggetti sociali, cioè quelle azioni che permettono di ottenere il massimo benessere col minimo stipendio.
Durante i suoi studi emerse però che tutti i comportamenti hanno una base emotiva e quindi economicamente irrazionali. Pertanto individuò la sociologia come scienza con il compito di studiare questi fenomeni.
EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE
Nonostante le limitazioni proposte da Merton, è chiaro che per lo struttural-funzionalismo il compito della sociologia è quello di indagare le condizioni dell'ordine e le cause dell'integrazione che producono armonia in una collettività.
In quest'epoca la società sembrava davvero un organismo ben funzionante e si è quindi portati a sottovalutare il disagio di chi occupa posizioni svantaggiose.
Non sorprende dunque che lo struttural-funzionalismo sia stato interpretato spesso come un tentativo di giustificare un'ideologia dell'ordie sociale ed economici esistente.
L'ANALISI FUNZIONALE DI ROBERT MERTON
Robert Merton ha attutito molto le pretese del funzionalismo originario, suggerendo di attenuare i tre postulati. Rispetto al primo, ha osservato che, per le funzioni non è indispensabile l'integrazione; riguardo al secondo postulato disse che non tutte le credenze comuni sono funzionali all'integrazione; infine nel terzo postulato afferma che più persone possono svolgere più funzioni contemporaneamente.
In sintesi, Marton preferisce sottoporre lo strumentario concettuale del funzionalismo al vaglio dei dati empirici. Egli sviluppò delle "teorie di medio raggio", cioè spiegazioni della società che avessero un'ambientazione di carattere generale.
LA FUNZIONE
Un sistema si regge dunque sul fatto che ciascuno degli elementi di cui si compone svolga una propria funzione e che le diverse funzioni siano compatibili e componibili.
Tutte le parti svolgono una funzione, ovvero sono funzionali alla sopravvivenza del sistema.
Nello struttural-funzionalismo vengono assunti tre postulati:
  • il primo afferma che esiste un'unità fondamentale della società, cioè tutti coloro che svolgono una funzione la svolgono per l'intera comunità;
  • il secondo dice che ogni funzione deve essere positiva al sistema ed è chiamato postulato del funzionalismo universale;
  • il terzo, il postulato della indispensabilità, afferma che ogni funzione è indispensabile al sistema.

IL SISTEMA
Lo struttural-funzionalismo si propone esplicitamente come prosecutore dell'approccio di Spencer e Durkheim.
Un sistema è la realtà composta di più elementi interdipendenti tra loro che nell'insieme formano un tutto organico retto da leggi proprie: tutti svolgono una funzione specifica e servono in qualche modo alla conservazione del sistema stesso.
Un sistema è un'entità complessa fatta in modo da resistere nel tempo.

giovedì 28 marzo 2019

SOCIOLOGIA
TALCOTT PEARSON E LO STRUTTURAL-FUNZIONALISMO: LA SOCIETA' INDUSTRIALE AVANZATA
Nella sociologia il contributo dei classici fu fondamentale: con il loro intervento mostrò che la società industriale non implica la distruzione dell'ordine sociale, ma soltanto il passaggio da un tipo di ordine a un altro, non necessariamente peggiore.
un ulteriore passo in questa direzione viene compiuto da una nuova corrente sociologica che si sviluppa negli Stati Uniti negli anni Trenta e Quaranta: lo struttural-funzionaliso, con come maggiore esponente, Talcott Parsons.
Questa corrente vedeva la società industriale come retta da un modello stabile di convivenza.
Le disuguaglianze più aspre tra le classi privilegiate e la classe operaia si annientarono, lasciando il posto a una società in cui prevalgono le classi medie sempre più benestanti.
Lo struttural-funzionalismo è la prima teoria sociologica che interpreta la società industriale come un sistema ben funzionante, in cui i problemi sociali tendono progressivamente a trovare una soluzione.
L'EDUCAZIONE CATTOLICA
Si è spesso interpretato e definito il movimento di idee sviluppatosi nei Paesi di fede cattolica a partire dal Cinquecento, e specialmente negli anni del Concilio di Trento, come Controriforma.
Questo periodo è un periodo di rinnovamento all'interno della Chiesa e delle sue istituzioni civili degli Stati che vi riconoscevano, per cui sembra preferibilmente definire questo fenomeno come Riforma cattolica.
E' stato questo, in definitiva, il luogo in cui si è avviata la riflessione moderna sull'educazione e in cui l'eredità umanistico-rinascimentale si mantenne in maniera più viva.
TRA LUTERO E CALVINO
Martin Lutero fu un monaco che aveva una visione del mondo e della vita che riprendevano il pensiero di sant'Agostino: aveva una visione alquanto pessimistica dell'essere umano. Ed è proprio in questa visione che trovano fondamento le radici della Riformazione.
Da un lato la Riformazione indusse una vasta opera di diffusione dell'alfabetizzazione, conseguente alla traduzione della Bibbia dal latino, dall'altro lato, in tutta Europa penetrò una cattiva concezione dell'uomo, visto come peccatore e incapace di un'autonoma evoluzione.
Il carattere democratico attribuito per secoli alla  Riforma è stato ridimensionato da alcuni studiosi, come Filippo Melantone. Egli dedicò relativamente poco spazio al problema dell'educazione dei ceti popolari, privilegiando l'elitè di protestanti.
A tal fine, in specie attraversarono l'influsso di Johannes Strum, venne predisposto un articolato sistema di scuole secondarie e superiori che diedero notevole impulso all'istruzione anche della borghesia.
Nel condividere l'impostazione a base letteraria si diede vita a un modello di scuola, il collegio, che costituisce l'antefatto dell'attuale istruzione liceale. l luteranesimo si sviluppò socialmente e politicamente anche attraverso la repressione delle spinte più radicali presenti al proprio interno(vicenda degli anabattisti).
In Francia si sviluppò un fronte nobiliare ugonotto influenzato dal calvinismo, così come in Scozia e nei Paesi Bassi la nobiltà e l'alta borghesia aderenti alle idee dei riformati assunsero stabilmente la guida dei rispettivi Stati.
In Inghilterra la Chiesa anglicana potè contare su un numero notevole di grammar schools, scuole superiori destinate alla formazione di giovani destinati alle carriere pubbliche o sacerdotizio. Così nacque l'umanismo anglicano.
PEDAGOGIA
PEDAGOGIA E RIFORME RELIGIOSE: RIFORMA PROTESTANTE E UMANESIMO


La Riforma protestante si intrecciò, a partire dai primi decenni del cinquecento, con il movimento di idee umanistico-rinascimentale, del quale riprese e rielaborò alcuni temi fondamentali. Due grandi esempi d questo movimento furono Lutero e Calvino.

sabato 23 marzo 2019

I SINTOMI COGNITIVI, FISICI E NEUROVEGETATIVI
Risultato immagine per la depressione nei bambiniUn' altra parte dei sintomi di depressione nel bambino sono i sintomi cognitivi. Uno dei più frequenti è  l'abbassamento dell'autostima, per il quale il bambino valuta in modo negativi tutto ciò  che fa.
Tra i sintomi fisici e neurovegetativi, sii annoverano l'affaticamento, una notevole incapacità di concentrazione, il cambiamento del peso, dolori e malesseri e disturbi del sonno.
Tra i possibili esiti nell'età evolutiva sono possibili forme di autolesionismo, le patologie dell'alimentazione o addirittura tendenze suicide.
I SINTOMI EMOTIVI
Per quanto riguarda i sintomi emotivo è molto frequente un umore disforico, ovvero la tristezza.
La tristezza è quasi sempre accompagnata da pianti, rabbia, la perdita di piacere e di allegria e addirittura dall'autocommiserazione.
I DANNI PER LO SVILUPPO DELLA PERSONALITA'
Risultato immagine per la depressione nei bambini
La depressione porta ad un'alterazione della personalità del bambino: i bambini depressi non riescono a divertirsi, non giocano e non instaurano sani rapporti interpersonali (come comportamenti autosvalutativi). Questi danni possono addirittura essere permanenti.
Le cause di questa condizione possono essere il distacco precoce dall'oggetto libidico (perdita di uno o entrambi i genitori, il distacco fisico o affettivo dai famigliari, una frequente ospedalizzazione e la sensazione di non ricoprire un ruolo di importanza nella famiglia.
Risultato immagine per la depressione nei bambiniLA DEPRESSIONE NEI BAMBINI: UNA PERICOLOSA PATOLOGIA INFANTILE
La depressione è un'alterazione dell'umore, tendente verso la tristezza che può portare ad  un considerevole abbassamento dell'autostima e a comportamenti autopunitori.
Molto spesso si pensa che questa patologia possa colpire solo gli adulti, ma non è del tutto vero: colpisce anche i bambini e, anzi, per loro è addirittura più distruttiva. Infatti, se un adulto riesce a riconoscere i propri sintomi e che  deve  essere  aiutato, il bambino non ne ha i mezzi e si ritrova completamente spaesato. Il bambino non ha le risorse interne per uscirne.

venerdì 22 marzo 2019

L'OBESITA' INFANTILE E I SUOI FATTORI
Risultato immagine per obesità infantileSul piano clinico, l'obesità è considerata l'eccesso del 20% del peso rispetto alla media. Questa condizione si può manifestare nei primi anni di vita e in adolescenza e i suoi fattori causali sono molteplici: metabolismo, genetica, condizioni fisiche e neurologiche, ecc.
L'obesità del bambino si può manifestare dopo una crisi bulimica, dove ci si abbuffa di tutto ciò  che si trova, o di una iperfagia determinata da abitudini familiari.
Questa condizione porta il bambino a chiudersi in se stesso, limitando anche le sue capacità intellettive.
Molto spesso l'obesità nel bambino è causata dai genitori, che non sapendo soddisfare l'affetto che il figlio richiede, lo ingozzano: i bambini imparano ad appagare l'ansia e il desideri d'affetto con il cibo.
PSICOLOGIA
DISTURBI ALIMENTARI INFANTILI: IL SIGNIFICATO DELLA SUZIONE
Risultato immagine per suzioneLa suzione, per il bambino rappresenta un fattore fondamentale della sua vita: è il primo approccio con il mondo esterno e da esso si può dedurre la personalità del neonato.
Lo stesso Sigmund Freud ha affermato che oltre ad una necessità vitale, la suzione rappresenta  una fonte  di piacere primario per il bambino. Questo piacere, che può anche non esserci, determinerà il rapporto che il bambino avrà con il cibo: se il bambino non trarrà soddisfazione dalla suzione sarà più propenso a sviluppare dei disordini alimentari, come anoressia e bulimia o, in casi più rari, obesità.

IL CASO DELLE ISTITUZIONI TOTALITARIE Le istituzioni sono luoghi dove l'individuo risiede e lavora, per in periodo piuttosto lungo, sen...