Si trattava della ripresa di contenuti culturali e pratiche pedagogiche le cui radici sono individuabili in autori come Platone, Cicerone, Agostino e Quintiliano. Nel 1416 Poggio Bracciolini scoprì il testo complesso di Quintiliano.
Un motivo di debolezza dell'umanesimo pedagogico fu il suo elitarismo, che impedì agli ideali educativi di questo movimento di penetrare nella società.
Ancor più decisivo fu l'atteggiamento degli intellettuali umanistici di fronte ai loro allievi rispetto ai quali assunsero volentieri i maestri.
La storia delle istituzioni scolastiche e formative tra il Medioevo e la modernità può essere letta come passaggio da un sistema universitario a uno fondato sull'organizzazione di moderni collegi di carattere residenziale.
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