IL BULLISMOIl termine bullismo indica un particolare fenomeno di deviazione tra pari. L'espressione è stata utilizzata per la prima volta dallo psicologo statunitense Dan Oweus per definire il comportamento di alcuni studenti che deliberatamente escludono e aggrediscono i loro coetanei.
Il fenomeno del bullismo raggruppa forme di violenza e sopraffazione perpetrate da coetanei quasi sempre organizzati in gruppi, e si svolgono prevalentemente in ambito scolastico.
Le caratteristiche di questa interazione deviata sono l'intenzionalità, la persistenza e il disequilibrio.
I bulli assumono comportamenti persecutori per il desiderio deliberato di dominare il coetaneo e di fargli del male, sotto l'aspetto sia fisico che psicologico.
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